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IL CONSENSO E LE INFORMATIVE PER LA
PRIVACY, secondo il Regolamento UE 2016/679
In seguito all’approvazione del D.Lgs 101/2018, che ha preso atto dell’entrata in
vigore del Regolamento UE 2016/679 ed ha emendato il D.Lgs 196/2003, le
modalità di raccolta del consenso per l’uso dei dati delle persone fisiche sono
cambiate.
Il D.Lgs 101/2018 ha completamente abrogato gli art. 13 e 14 del D.Lgs 196/2003,
per questo nelle liberatorie per il consenso va eliminato ogni riferimento alla
196, ma devono essere citati gli art. 13 e 14 del Regolamento 679.
Il Regolamento ha introdotto una distinzione tra “consenso” ed “informativa”:
- Il consenso
deve sempre raccolto quando vengono richiesti dati “particolari” delle persone (i
dati sensibili secondo la vecchia definizione). La richiesta del consenso deve
presentare sempre le due alternative (“do il consenso”, “nego il consenso”) sia
nei documenti cartacei che nei format informatici; il consenso deve essere
espresso in forma chiara ed esplicita (presenza della firma o del fleg
sull’alternativa scelta).
- Quando vengono trattati solo dati personali
comuni, se questi riguardano la gestione di un contratto (di qualsiasi
genere), la firma del contratto equivale ad un consenso esplicito. In questo
caso non è necessario aggiungere altre firme o fleg, ma è sufficiente mettere a
disposizione della persona una “informativa”.
Il testo dell’informativa può essere quello utilizzato per raccogliere il
consenso, senza lo spazio per la firma.
Chiarite queste due differenze, c’è un altro obbligo richiesto dal Regolamento; è una
novità significativa, che ha importanti conseguenze. E’ un punto centrale del
Regolamento, non sempre compreso in modo chiaro.
A differenza del D.Lgs 196, che parlava principalmente di “trattamenti dei dati”, il Regolamento dice che il soggetto che
raccoglie i dati deve dichiarare in modo chiaro ed esplicito la o le FINALITA’ per le quali si stanno raccogliendo i dati personali.
Quindi non vanno elencati i trattamenti che saranno svolti ma deve essere, per
prima cosa, espressamente descritto lo scopo della raccolta dati. Il
Regolamento prevede inoltre che, se le finalitĂ sono diverse e distinte, il
consenso deve essere dato necessariamente per ognuna di queste (non può essere
sommativo).
Concretamente significa che se si richiedono dei dati personali per poter erogare un servizio, di qualsiasi
genere, l’erogazione del servizio è la finalità della raccolta dei dati e, cosa
importante, tutti i trattamenti legati alla realizzazione di quel servizio diventano
quindi legittimi.
Il primo consiglio per le associazioni è quindi questo:
-
richiedere il consenso sempre e solo per una sola finalitĂ : la realizzazione di uno
specifico servizio. E’ inutile raccogliere troppi dati per finalità diverse
e, a volte, divergenti.
C’è solo una eccezione che riguarda le organizzazioni senza scopo di lucro; a
queste il Regolamento dĂ la possibilitĂ di utilizzare una finalitĂ accessoria, e
cioè:
- dare informazioni ai propri soci, agli ex-soci,
alle “persone che hanno un regolare rapporto” con l’associazione (e possono
essere gli utenti dei servizi) sulle proprie attivitĂ ed i propri servizi, a
condizione di non diffondere i dati personali ad altri e diversi soggetti (art.
9, lettera d) del Regolamento UE).
Quindi una associazione può raccogliere il consenso per utilizzare i dati per la
realizzazione di un servizio (o di un “contratto”, come può essere l’atto di
associazione o adesione) e può correttamente utilizzare i dati di contatto (l’indirizzo
postale, l’indirizzo e-mail, il telefono) per informare la persone sulle
proprie attivitĂ e sugli eventi che organizzerĂ .
Ed ora vediamo come deve essere il testo da utilizzare per raccogliere il
consenso. Il Regolamento definisce in modo preciso i suoi contenuti,
introducendo delle informazioni aggiuntive rispetto alle “vecchie” liberatorie
(che quindi è meglio non utilizzare più).
Il Regolamento dice anche, in modo esplicito, che il testo deve essere chiaro, semplice, comprensibile, cioè si
invita a non presentare e far sottoscrivere un testo di più pagine in caratteri microscopici. E’ un
chiaro invito ad evitare l’uso di testi lunghi e complessi, che nessuno leggerà ;
è anche un invito alle persone a non firmare testi di questo genere, senza
averli ben letti e compresi.
Il Regolamento ci sta dicendo che la persona deve essere informata, deve essere
consapevole e deve dare il consenso perché d’accordo, senza essere influenzata
o, peggio, ricattata in alcun modo.
Ultima notazione: se avete dei documenti (per esempio dei Curriculum Vitae) in cui c’è
la dizione “secondo quanto previsto
dall’art. 13 del D.Lgs 196/2003”, deve essere fatto solo un piccolo
cambiamento. L’art. 13 del D.Lgs 196/2003 è stato abrogato, non esiste più. Per
puro caso è stato completamente sostituito dall’art. 13 del Regolamento UE
2016/679. Quindi la frase corretta ora è “secondo
quanto previsto dall’art. 13 del Regolamento UE 2016/679”.
Possiamo a questo punto vedere, passo a passo, i punti del modulo del consenso.
1. Introduzione:
mi presento e aderisco al Regolamento:
La frase introduttiva serve semplicemente a dare i riferimenti normativi ed a dire
chi sono e può essere questa:
“In ottemperanza agli adempimenti richiesti dagli art. 13 e 14 del
Regolamento UE 2016/679 per la protezione dei dati personali le comunichiamo le
modalitĂ di raccolta ed utilizzo dei dati di Media
Point 95”.
2. FinalitĂ della raccolta dei dati
A questo punto si deve dire perché chiediamo i dati, la finalità ; la cosa più
semplice è fare riferimento esplicito ad un singolo servizio, nel caso, ad
esempio, che l’associazione abbia una finalità unica e definita. Altrimenti, se
si svolgono attivitĂ diverse (come ad esempio, il trasporto di disabili e la gestione
di un nido) si utilizza un testo generale. Se insieme ai dati generali, si
ritiene che possano essere raccolti anche dei dati particolari, come quelli
sulla salute, è meglio precisare subito che si raccolgono anche “dati
particolari”.
Si aggiunge una breve frase dove si dice che i dati saranno inseriti nel proprio
sistema informativo e trattati da personale autorizzato; si aggiunge che il
loro trattamento è lecito e verrà fatto in modo trasparente e responsabile.
Il testo può essere questo:
“I dati personali, generali e dove richiesti “particolari”, sono
raccolti per la gestione organizzativa,
amministrativa del servizio (socio-assistenziale, sportivo, ricreativo,
culturale, ecc.) da lei richiesto. Sono inseriti nel nostro sistema
informativo e vengono trattati da personale autorizzato. Il loro trattamento è
legittimo e verrà fatto in modo trasparente e responsabile.”
3. ObbligatorietĂ e trattamenti previsti
Il conferimento dei dati, se richiesto per la realizzazione di un servizio è
normalmente “obbligatorio”. In altri casi, se per esempio si descrive una
seconda finalità , aggiuntiva, può essere facoltativo. Bisogna specificarlo,
nell’esempio che si riporta, poiché non vi sono altre finalità , viene scritto
che il conferimento è obbligatorio. Si può aggiungere una frase generica sui
trattamenti previsti.
“Il conferimento dei suoi dati personali è obbligatorio. Una sua eventuale rinuncia al conferimento dei dati,
renderebbe impossibile la gestione delle procedure organizzative,
amministrative e fiscali del servizio da lei richiesto.”
4. Soggetti a cui verranno comunicati i dati
A questo punto dobbiamo specificare se vi sono soggetti esterni ai quali
potrebbero essere comunicati i dati. C’è una prima distinzione letterale da
fare, richiesta dal Regolamento: i dati infatti possono essere:
-
diffusi
-
o comunicati.
La regola principale, che evita problemi, è quella di confermare che i dati non
verranno mai diffusi, cioè diffusi in modo indiscriminato a soggetti esterni per
un uso totalmente diverso o indiscriminato.
Possiamo invece, legittimamente “comunicarli” solo ad alcuni, soggetti
se ciò:
- è necessario per la realizzazione concreta del
servizio (può essere una assicurazione, il commercialista, la banca per i
pagamenti ecc.).
- oppure è richiesto per obblighi normativi o
contrattuali (per esempio, perché esiste un obbligo di legge, od in presenza di
una convenzione con un ente pubblico.
“I suoi dati personali non saranno da noi diffusi; potranno essere
comunicati ad eventuali enti pubblici, come …………………,
solo qualora vi siano degli obblighi di legge, od ad altri organismi che
collaborano con noi nella realizzazione del servizio”.
5. Periodo
di conservazione. Diffusione extra-UE
Il
Regolamento richiede obbligatoriamente due informazioni che non erano presenti
nelle liberatorie fatte sulla base del D.Lgs 196/2003, e sono:
-
il tempo di conservazione dei dati;
-
la eventuale diffusione dei dati in paesi non
comunitari (extra-UE).
Per
il tempo di conservazione, il Regolamento dice che i dati vanno conservati per
un periodo temporale definito, con un termine. Alla scadenza del tempo
stabilito i dati dovranno essere cancellati. Il periodo di conservazione può
essere distinto in tre parti:
-
per la urata del servizio richiesto o dell’attività scelta (come, ad esempio, per
il tempo di adesione od associazione);
-
per un ulteriore periodo, se può essere richiesto per la gestione amministrativa dei
documenti o perché vi sono degli obblighi normativi (i dati contabili vanno
tenuti per dieci anni ecc.);
-
per un ulteriore periodo (ad esempio dopo i 10 anni) solo ed esclusivamente per o come
“archivio storico”, ma in questo caso la conservazione legittima può
riguardare solo una parte della documentazione (ad esempio, le certificazioni o
le attestazioni formative o delle attivitĂ svolte).
Il secondo obbligo è quello della diffusione in paesi extra-UE. Il Regolamento si
occupa della protezione dei dati delle persone e, dopo il 25 maggio 2018, è una
norma applicata in tutti i paesi della ComunitĂ . Il Regolamento chiede una cosa
in piĂą, sempre a tutela delle persone: evitare di diffondere i dati nei paesi
che non applicano o non riconoscono il Regolamento e che non danno garanzie
come sistemi di protezione. Vi è un elenco di paesi extra-UE che hanno giĂ
dichiarato di essere disponibili ad applicare il Regolamento, ma per ora è un
elenco alquanto ridotto.
Gli dempimenti richiesti su questo aspetto sono due:
-
in ogni caso dobbiamo dire alla persona che ci
sta dando i dati se questi dati verranno inviati (o depositati) presso paesi
extra-comunitari (e sorge il problema, ad esempio, di dove sono collocati i server
di eventuali cloud utilizzati)
-
se prevedo di esportarli in paesi extra devo
richiedere una autorizzazione al Garante.
La rase può essere questa:
“I suoi dati verranno conservati per il periodo richiesto
per l’erogazione del servizio ed in ogni caso non superiore a 5 anni. I suoi
dati non verranno diffusi in paesi extra-Unione Europea.”
6. Altri trattamenti connessi alla finalitĂ principale
Questa una aggiunta specifica per le associazioni senza scopo di lucro, che richiama
quanto già detto prima, cioè la possibilità per le organizzazione non profit di
“informare regolarmente i propri associati od utenti dei servizi” sulle proprie
iniziative ed attività . Il testo è il seguente:
“I suoi dati di reperibilità potranno altresì essere
utilizzati da Media Point 95 esclusivamente per
informarla sui nostri servizi ed iniziative sociali.”
7. Diritti della persona
Il Regolamento impone l’obbligo, in ogni liberatoria privacy, di elencare i
diritti della persona, che sono leggermente cambiati rispetto a quelli previsti
dal D.Lgs 196/2003; in più c’è il “diritto all’oblio”, cioè alla cancellazione
totale da ogni archivio, cartaceo e digitale, di tutti i dati di una persona.
E’ un diritto che riguarda soprattutto i social network ed in modo particolare
i motori di ricerca. Lo si deve citare ma è sarà probabilmente richiesto solo
in situazioni particolari.
Bisogna dire dove la persona deve rivolgersi per richiedere questi diritti. Il testo
diventa questo:
“Nella gestione dei suoi dati personali si terrà conto dei suoi diritti (articoli da 15 a 22 del Regolamento
2016/679), e cioè il diritto all’accesso, alla rettifica ed alla cancellazione
(diritto all’oblio), alla limitazione del trattamento, all’opposizione al
trattamento, il diritto di proporre un reclamo al Garante Privacy. Le richieste
di applicazione dei suoi diritti vanno indirizzate al titolare del trattamento,
utilizzando i recapiti sotto-riportati.”
8. Titolare del trattamento
Infine,
vanno inseriti i dati che permettano di individuare il titolare del trattamento
(ed è l’organizzazione e non è necessario inserire uno specifico nome) e come
raggiungerlo. Quindi semplicemente:
Titolare del trattamento dei dati è ragione
sociale ………….., Via …………… – Località ……………. (…..); Telefono ……………..; E-mail: ………………….
9. Chiusura
In fondo si mette lo spazio per la data e
la firma dell’interessato.
Il sottoscritto ____________________________________ esprime il proprio
consenso per il trattamento dei propri dati personali per le finalitĂ
soprariportate.
Luogo e data: _________________________ Firma
________________________________
10.
Ritorniamo
alla distinzione tra consenso ed informativa
Il
testo con la data e la firma si utilizza per la raccolta del consenso; se
invece è sufficiente una informativa perché c’è un contratto già sottoscritto
dalla persona che dĂ i dati (sul modulo di adesione, sulla richiesta di un
servizio), non è necessario richiedere una ulteriore firma. Questa informativa,
invece di essere consegnata ad ogni singola persona può anche essere resa
pubblica e disponibile pubblicandola sul sito web dell’associazione.
In questo caso è sufficiente aggiungere (sul contratto o sul modulo di
iscrizione/adesione) una frase come la seguente:
Dichiarazione sul trattamento
dei dati (Regolamento UE 2016/679)
Le comunichiamo che la sottoscrizione del presente contratto (o
richiesta di un servizio / adesione) equivale a liberatoria nell’uso dei suoi
dati generali, in quanto “il trattamento è necessario all’esecuzione del
contratto di cui l’interessato è parte” (dall’Art. 6, comma 1, lettera b). Una
informativa generale sulle modalità di trattamento è in ogni caso pubblicata
sul sito www…………….it sotto la voce “Informative
privacy”.
Ed ora ecco i due testi completi:
A)
Modulo per il consenso.
B)
Informativa senza firma.
A) INFORMATIVA
AI SENSI DEL REGOLAMENTO UE 2016/679 SULLA PROTEZIONE DEI DATI
PER GLI UTENTI DEI SERVIZI (consenso con firma)
In ottemperanza agli adempimenti richiesti dagli art.
13 e 14 del Regolamento UE 2016/679 per la protezione dei dati personali le
comunichiamo le modalitĂ di raccolta ed utilizzo dei dati di ragione sociale
1.
FinalitĂ della raccolta dati. I dati personali, comuni e dove richiesti
“particolari”, sono raccolti per la
gestione organizzativa, amministrativa del servizio (socio-assistenziale, sportivo, ricreativo,
culturale, ecc) da lei richiesto. Sono inseriti nel nostro
sistema informativo e vengono trattati da personale autorizzato. Il loro
trattamento è legittimo e verrà fatto in modo trasparente e responsabile.
2.
Obbligatorietà e trattamenti previsti. Il conferimento dei suoi dati personali è obbligatorio. Una sua eventuale
rinuncia al conferimento dei dati, renderebbe impossibile la gestione delle procedure
organizzative, amministrative e fiscali del servizio da lei richiesto.
3.
Soggetti a cui verranno comunicati i dati. I suoi dati personali non saranno da noi diffusi; potranno essere comunicati ad eventuali
enti pubblici, come strutture sanitarie, solo qualora vi siano degli
obblighi di legge, od alle organizzazioni che collaborano con noi nella
realizzazione del servizio richiesto.
4.
Periodo di conservazione, diffusione extra-UE. I suoi dati verranno conservati per il periodo
richiesto per l’erogazione del servizio ed in ogni caso non superiore a 5 anni.
I suoi dati non verranno diffusi in paesi extra-Unione Europea.
5.
Altri trattamenti connessi alla finalità principale. I suoi dati di reperibilità potranno altresì essere
utilizzati da ragione
sociale , in quanto soggetto senza scopo di lucro, esclusivamente
per informarla sui nostri servizi ed iniziative sociali.
Diritti
della persona che conferisce i dati.
Nella gestione dei suoi dati personali si terrĂ conto dei suoi diritti
(articoli da 15 a 22 del Regolamento 2016/679), e cioè il diritto all’accesso,
alla rettifica ed alla cancellazione (diritto all’oblio), alla limitazione del
trattamento, all ’opposizione al trattamento, il diritto di proporre un reclamo
al Garante Privacy. Le richieste di applicazione dei suoi diritti vanno
indirizzate al titolare del trattamento, utilizzando i recapiti sotto-riportati.
Titolare
del trattamento e suoi recapiti.
Titolare del trattamento dei dati è ragione sociale ………….., Via …………… – ………………. (…..); Telefono ……………..; E-mail: ………………….
Consenso per
maggiorenni: Il sottoscritto
____________________________________ esprime il proprio consenso per il
trattamento dei propri dati personali per le finalitĂ soprariportate.
Luogo e data: _________________________ Firma
________________________________
B) INFORMATIVA
AI SENSI DEL REGOLAMENTO UE 2016/679 SULLA PROTEZIONE DEI DATI
PER GLI ASSOCIATI, I COLLABORATORI ESTERNI (senza firma)
In ottemperanza agli adempimenti richiesti dagli art.
13 e 14 del Regolamento UE 2016/679 per la protezione dei dati personali le
comunichiamo le modalitĂ di raccolta ed utilizzo dei dati di ragione sociale
1.
FinalitĂ della raccolta dati. I dati personali, comuni, sono raccolti per la gestione delle attivitĂ previste dal
contratto (o atto
di adesione) sottoscritto Sono inseriti nel nostro sistema informativo e
vengono trattati da personale autorizzato. Il loro trattamento è legittimo e
verrĂ fatto in modo trasparente e responsabile.
2.
Obbligatorietà e trattamenti previsti. Il conferimento dei suoi dati personali è obbligatorio. Una sua eventuale
rinuncia al conferimento dei dati, renderebbe impossibile la gestione delle procedure
organizzative, amministrative e fiscali del servizio da lei richiesto.
3.
Soggetti a cui verranno comunicati i dati. I suoi dati personali non saranno da noi diffusi; potranno essere comunicati ad eventuali
enti pubblici solo qualora vi siano degli obblighi di legge, od alle
organizzazioni che collaborano con noi gestione del contratto in essere.
4.
Periodo di conservazione, diffusione extra-UE. I suoi dati verranno conservati per il periodo
richiesto per l’erogazione del servizio ed in ogni caso non superiore a 5 anni.
I suoi dati non verranno diffusi in paesi extra-Unione Europea.
5.
Altri trattamenti connessi alla finalità principale. I suoi dati di reperibilità potranno altresì essere
utilizzati da ragione
sociale , in quanto soggetto senza scopo di lucro, esclusivamente
per informarla sui nostri servizi ed iniziative sociali.
Diritti
della persona che conferisce i dati.
Nella gestione dei suoi dati personali si terrĂ conto dei suoi diritti
(articoli da 15 a 22 del Regolamento 2016/679), e cioè il diritto all’accesso,
alla rettifica ed alla cancellazione (diritto all’oblio), alla limitazione del
trattamento, all ’opposizione al trattamento, il diritto di proporre un reclamo
al Garante Privacy. Le richieste di applicazione dei suoi diritti vanno
indirizzate al titolare del trattamento, utilizzando i recapiti sotto-riportati.
Titolare
del trattamento e suoi recapiti.
Titolare del trattamento dei dati è ragione sociale ………….., Via …………… – ………………. (…..); Telefono ……………..; E-mail: ………………….
IL CONSENSO E LE INFORMATIVE PER LA
PRIVACY, secondo il Regolamento UE 2016/679
In seguito all’approvazione del D.Lgs 101/2018, che ha preso atto dell’entrata in
vigore del Regolamento UE 2016/679 ed ha emendato il D.Lgs 196/2003, le
modalità di raccolta del consenso per l’uso dei dati delle persone fisiche sono
cambiate.
Il D.Lgs 101/2018 ha completamente abrogato gli art. 13 e 14 del D.Lgs 196/2003,
per questo nelle liberatorie per il consenso va eliminato ogni riferimento alla
196, ma devono essere citati gli art. 13 e 14 del Regolamento 679.
Il Regolamento ha introdotto una distinzione tra “consenso” ed “informativa”:
- Il consenso
deve sempre raccolto quando vengono richiesti dati “particolari” delle persone (i
dati sensibili secondo la vecchia definizione). La richiesta del consenso deve
presentare sempre le due alternative (“do il consenso”, “nego il consenso”) sia
nei documenti cartacei che nei format informatici; il consenso deve essere
espresso in forma chiara ed esplicita (presenza della firma o del fleg
sull’alternativa scelta).
- Quando vengono trattati solo dati personali
comuni, se questi riguardano la gestione di un contratto (di qualsiasi
genere), la firma del contratto equivale ad un consenso esplicito. In questo
caso non è necessario aggiungere altre firme o fleg, ma è sufficiente mettere a
disposizione della persona una “informativa”.
Il testo dell’informativa può essere quello utilizzato per raccogliere il
consenso, senza lo spazio per la firma.
Chiarite queste due differenze, c’è un altro obbligo richiesto dal Regolamento; è una
novità significativa, che ha importanti conseguenze. E’ un punto centrale del
Regolamento, non sempre compreso in modo chiaro.
A differenza del D.Lgs 196, che parlava principalmente di “trattamenti dei dati”, il Regolamento dice che il soggetto che
raccoglie i dati deve dichiarare in modo chiaro ed esplicito la o le FINALITA’ per le quali si stanno raccogliendo i dati personali.
Quindi non vanno elencati i trattamenti che saranno svolti ma deve essere, per
prima cosa, espressamente descritto lo scopo della raccolta dati. Il
Regolamento prevede inoltre che, se le finalitĂ sono diverse e distinte, il
consenso deve essere dato necessariamente per ognuna di queste (non può essere
sommativo).
Concretamente significa che se si richiedono dei dati personali per poter erogare un servizio, di qualsiasi
genere, l’erogazione del servizio è la finalità della raccolta dei dati e, cosa
importante, tutti i trattamenti legati alla realizzazione di quel servizio diventano
quindi legittimi.
Il primo consiglio per le associazioni è quindi questo:
-
richiedere il consenso sempre e solo per una sola finalitĂ : la realizzazione di uno
specifico servizio. E’ inutile raccogliere troppi dati per finalità diverse
e, a volte, divergenti.
C’è solo una eccezione che riguarda le organizzazioni senza scopo di lucro; a
queste il Regolamento dĂ la possibilitĂ di utilizzare una finalitĂ accessoria, e
cioè:
- dare informazioni ai propri soci, agli ex-soci,
alle “persone che hanno un regolare rapporto” con l’associazione (e possono
essere gli utenti dei servizi) sulle proprie attivitĂ ed i propri servizi, a
condizione di non diffondere i dati personali ad altri e diversi soggetti (art.
9, lettera d) del Regolamento UE).
Quindi una associazione può raccogliere il consenso per utilizzare i dati per la
realizzazione di un servizio (o di un “contratto”, come può essere l’atto di
associazione o adesione) e può correttamente utilizzare i dati di contatto (l’indirizzo
postale, l’indirizzo e-mail, il telefono) per informare la persone sulle
proprie attivitĂ e sugli eventi che organizzerĂ .
Ed ora vediamo come deve essere il testo da utilizzare per raccogliere il
consenso. Il Regolamento definisce in modo preciso i suoi contenuti,
introducendo delle informazioni aggiuntive rispetto alle “vecchie” liberatorie
(che quindi è meglio non utilizzare più).
Il Regolamento dice anche, in modo esplicito, che il testo deve essere chiaro, semplice, comprensibile, cioè si
invita a non presentare e far sottoscrivere un testo di più pagine in caratteri microscopici. E’ un
chiaro invito ad evitare l’uso di testi lunghi e complessi, che nessuno leggerà ;
è anche un invito alle persone a non firmare testi di questo genere, senza
averli ben letti e compresi.
Il Regolamento ci sta dicendo che la persona deve essere informata, deve essere
consapevole e deve dare il consenso perché d’accordo, senza essere influenzata
o, peggio, ricattata in alcun modo.
Ultima notazione: se avete dei documenti (per esempio dei Curriculum Vitae) in cui c’è
la dizione “secondo quanto previsto
dall’art. 13 del D.Lgs 196/2003”, deve essere fatto solo un piccolo
cambiamento. L’art. 13 del D.Lgs 196/2003 è stato abrogato, non esiste più. Per
puro caso è stato completamente sostituito dall’art. 13 del Regolamento UE
2016/679. Quindi la frase corretta ora è “secondo
quanto previsto dall’art. 13 del Regolamento UE 2016/679”.
Possiamo a questo punto vedere, passo a passo, i punti del modulo del consenso.
1. Introduzione:
mi presento e aderisco al Regolamento:
La frase introduttiva serve semplicemente a dare i riferimenti normativi ed a dire
chi sono e può essere questa:
“In ottemperanza agli adempimenti richiesti dagli art. 13 e 14 del
Regolamento UE 2016/679 per la protezione dei dati personali le comunichiamo le
modalitĂ di raccolta ed utilizzo dei dati di Media
Point 95”.
2. FinalitĂ della raccolta dei dati
A questo punto si deve dire perché chiediamo i dati, la finalità ; la cosa più
semplice è fare riferimento esplicito ad un singolo servizio, nel caso, ad
esempio, che l’associazione abbia una finalità unica e definita. Altrimenti, se
si svolgono attivitĂ diverse (come ad esempio, il trasporto di disabili e la gestione
di un nido) si utilizza un testo generale. Se insieme ai dati generali, si
ritiene che possano essere raccolti anche dei dati particolari, come quelli
sulla salute, è meglio precisare subito che si raccolgono anche “dati
particolari”.
Si aggiunge una breve frase dove si dice che i dati saranno inseriti nel proprio
sistema informativo e trattati da personale autorizzato; si aggiunge che il
loro trattamento è lecito e verrà fatto in modo trasparente e responsabile.
Il testo può essere questo:
“I dati personali, generali e dove richiesti “particolari”, sono
raccolti per la gestione organizzativa,
amministrativa del servizio (socio-assistenziale, sportivo, ricreativo,
culturale, ecc.) da lei richiesto. Sono inseriti nel nostro sistema
informativo e vengono trattati da personale autorizzato. Il loro trattamento è
legittimo e verrà fatto in modo trasparente e responsabile.”
3. ObbligatorietĂ e trattamenti previsti
Il conferimento dei dati, se richiesto per la realizzazione di un servizio è
normalmente “obbligatorio”. In altri casi, se per esempio si descrive una
seconda finalità , aggiuntiva, può essere facoltativo. Bisogna specificarlo,
nell’esempio che si riporta, poiché non vi sono altre finalità , viene scritto
che il conferimento è obbligatorio. Si può aggiungere una frase generica sui
trattamenti previsti.
“Il conferimento dei suoi dati personali è obbligatorio. Una sua eventuale rinuncia al conferimento dei dati,
renderebbe impossibile la gestione delle procedure organizzative,
amministrative e fiscali del servizio da lei richiesto.”
4. Soggetti a cui verranno comunicati i dati
A questo punto dobbiamo specificare se vi sono soggetti esterni ai quali
potrebbero essere comunicati i dati. C’è una prima distinzione letterale da
fare, richiesta dal Regolamento: i dati infatti possono essere:
-
diffusi
-
o comunicati.
La regola principale, che evita problemi, è quella di confermare che i dati non
verranno mai diffusi, cioè diffusi in modo indiscriminato a soggetti esterni per
un uso totalmente diverso o indiscriminato.
Possiamo invece, legittimamente “comunicarli” solo ad alcuni, soggetti
se ciò:
- è necessario per la realizzazione concreta del
servizio (può essere una assicurazione, il commercialista, la banca per i
pagamenti ecc.).
- oppure è richiesto per obblighi normativi o
contrattuali (per esempio, perché esiste un obbligo di legge, od in presenza di
una convenzione con un ente pubblico.
“I suoi dati personali non saranno da noi diffusi; potranno essere
comunicati ad eventuali enti pubblici, come …………………,
solo qualora vi siano degli obblighi di legge, od ad altri organismi che
collaborano con noi nella realizzazione del servizio”.
5. Periodo
di conservazione. Diffusione extra-UE
Il
Regolamento richiede obbligatoriamente due informazioni che non erano presenti
nelle liberatorie fatte sulla base del D.Lgs 196/2003, e sono:
-
il tempo di conservazione dei dati;
-
la eventuale diffusione dei dati in paesi non
comunitari (extra-UE).
Per
il tempo di conservazione, il Regolamento dice che i dati vanno conservati per
un periodo temporale definito, con un termine. Alla scadenza del tempo
stabilito i dati dovranno essere cancellati. Il periodo di conservazione può
essere distinto in tre parti:
-
per la urata del servizio richiesto o dell’attività scelta (come, ad esempio, per
il tempo di adesione od associazione);
-
per un ulteriore periodo, se può essere richiesto per la gestione amministrativa dei
documenti o perché vi sono degli obblighi normativi (i dati contabili vanno
tenuti per dieci anni ecc.);
-
per un ulteriore periodo (ad esempio dopo i 10 anni) solo ed esclusivamente per o come
“archivio storico”, ma in questo caso la conservazione legittima può
riguardare solo una parte della documentazione (ad esempio, le certificazioni o
le attestazioni formative o delle attivitĂ svolte).
Il secondo obbligo è quello della diffusione in paesi extra-UE. Il Regolamento si
occupa della protezione dei dati delle persone e, dopo il 25 maggio 2018, è una
norma applicata in tutti i paesi della ComunitĂ . Il Regolamento chiede una cosa
in piĂą, sempre a tutela delle persone: evitare di diffondere i dati nei paesi
che non applicano o non riconoscono il Regolamento e che non danno garanzie
come sistemi di protezione. Vi è un elenco di paesi extra-UE che hanno giĂ
dichiarato di essere disponibili ad applicare il Regolamento, ma per ora è un
elenco alquanto ridotto.
Gli dempimenti richiesti su questo aspetto sono due:
-
in ogni caso dobbiamo dire alla persona che ci
sta dando i dati se questi dati verranno inviati (o depositati) presso paesi
extra-comunitari (e sorge il problema, ad esempio, di dove sono collocati i server
di eventuali cloud utilizzati)
-
se prevedo di esportarli in paesi extra devo
richiedere una autorizzazione al Garante.
La rase può essere questa:
“I suoi dati verranno conservati per il periodo richiesto
per l’erogazione del servizio ed in ogni caso non superiore a 5 anni. I suoi
dati non verranno diffusi in paesi extra-Unione Europea.”
6. Altri trattamenti connessi alla finalitĂ principale
Questa una aggiunta specifica per le associazioni senza scopo di lucro, che richiama
quanto già detto prima, cioè la possibilità per le organizzazione non profit di
“informare regolarmente i propri associati od utenti dei servizi” sulle proprie
iniziative ed attività . Il testo è il seguente:
“I suoi dati di reperibilità potranno altresì essere
utilizzati da Media Point 95 esclusivamente per
informarla sui nostri servizi ed iniziative sociali.”
7. Diritti della persona
Il Regolamento impone l’obbligo, in ogni liberatoria privacy, di elencare i
diritti della persona, che sono leggermente cambiati rispetto a quelli previsti
dal D.Lgs 196/2003; in più c’è il “diritto all’oblio”, cioè alla cancellazione
totale da ogni archivio, cartaceo e digitale, di tutti i dati di una persona.
E’ un diritto che riguarda soprattutto i social network ed in modo particolare
i motori di ricerca. Lo si deve citare ma è sarà probabilmente richiesto solo
in situazioni particolari.
Bisogna dire dove la persona deve rivolgersi per richiedere questi diritti. Il testo
diventa questo:
“Nella gestione dei suoi dati personali si terrà conto dei suoi diritti (articoli da 15 a 22 del Regolamento
2016/679), e cioè il diritto all’accesso, alla rettifica ed alla cancellazione
(diritto all’oblio), alla limitazione del trattamento, all’opposizione al
trattamento, il diritto di proporre un reclamo al Garante Privacy. Le richieste
di applicazione dei suoi diritti vanno indirizzate al titolare del trattamento,
utilizzando i recapiti sotto-riportati.”
8. Titolare del trattamento
Infine,
vanno inseriti i dati che permettano di individuare il titolare del trattamento
(ed è l’organizzazione e non è necessario inserire uno specifico nome) e come
raggiungerlo. Quindi semplicemente:
Titolare del trattamento dei dati è ragione
sociale ………….., Via …………… – Località ……………. (…..); Telefono ……………..; E-mail: ………………….
9. Chiusura
In fondo si mette lo spazio per la data e
la firma dell’interessato.
Il sottoscritto ____________________________________ esprime il proprio
consenso per il trattamento dei propri dati personali per le finalitĂ
soprariportate.
Luogo e data: _________________________ Firma
________________________________
10.
Ritorniamo
alla distinzione tra consenso ed informativa
Il
testo con la data e la firma si utilizza per la raccolta del consenso; se
invece è sufficiente una informativa perché c’è un contratto già sottoscritto
dalla persona che dĂ i dati (sul modulo di adesione, sulla richiesta di un
servizio), non è necessario richiedere una ulteriore firma. Questa informativa,
invece di essere consegnata ad ogni singola persona può anche essere resa
pubblica e disponibile pubblicandola sul sito web dell’associazione.
In questo caso è sufficiente aggiungere (sul contratto o sul modulo di
iscrizione/adesione) una frase come la seguente:
Dichiarazione sul trattamento
dei dati (Regolamento UE 2016/679)
Le comunichiamo che la sottoscrizione del presente contratto (o
richiesta di un servizio / adesione) equivale a liberatoria nell’uso dei suoi
dati generali, in quanto “il trattamento è necessario all’esecuzione del
contratto di cui l’interessato è parte” (dall’Art. 6, comma 1, lettera b). Una
informativa generale sulle modalità di trattamento è in ogni caso pubblicata
sul sito www…………….it sotto la voce “Informative
privacy”.
Ed ora ecco i due testi completi:
A)
Modulo per il consenso.
B)
Informativa senza firma.
A) INFORMATIVA
AI SENSI DEL REGOLAMENTO UE 2016/679 SULLA PROTEZIONE DEI DATI
PER GLI UTENTI DEI SERVIZI (consenso con firma)
In ottemperanza agli adempimenti richiesti dagli art.
13 e 14 del Regolamento UE 2016/679 per la protezione dei dati personali le
comunichiamo le modalitĂ di raccolta ed utilizzo dei dati di ragione sociale
1.
FinalitĂ della raccolta dati. I dati personali, comuni e dove richiesti
“particolari”, sono raccolti per la
gestione organizzativa, amministrativa del servizio (socio-assistenziale, sportivo, ricreativo,
culturale, ecc) da lei richiesto. Sono inseriti nel nostro
sistema informativo e vengono trattati da personale autorizzato. Il loro
trattamento è legittimo e verrà fatto in modo trasparente e responsabile.
2.
Obbligatorietà e trattamenti previsti. Il conferimento dei suoi dati personali è obbligatorio. Una sua eventuale
rinuncia al conferimento dei dati, renderebbe impossibile la gestione delle procedure
organizzative, amministrative e fiscali del servizio da lei richiesto.
3.
Soggetti a cui verranno comunicati i dati. I suoi dati personali non saranno da noi diffusi; potranno essere comunicati ad eventuali
enti pubblici, come strutture sanitarie, solo qualora vi siano degli
obblighi di legge, od alle organizzazioni che collaborano con noi nella
realizzazione del servizio richiesto.
4.
Periodo di conservazione, diffusione extra-UE. I suoi dati verranno conservati per il periodo
richiesto per l’erogazione del servizio ed in ogni caso non superiore a 5 anni.
I suoi dati non verranno diffusi in paesi extra-Unione Europea.
5.
Altri trattamenti connessi alla finalità principale. I suoi dati di reperibilità potranno altresì essere
utilizzati da ragione
sociale , in quanto soggetto senza scopo di lucro, esclusivamente
per informarla sui nostri servizi ed iniziative sociali.
Diritti
della persona che conferisce i dati.
Nella gestione dei suoi dati personali si terrĂ conto dei suoi diritti
(articoli da 15 a 22 del Regolamento 2016/679), e cioè il diritto all’accesso,
alla rettifica ed alla cancellazione (diritto all’oblio), alla limitazione del
trattamento, all ’opposizione al trattamento, il diritto di proporre un reclamo
al Garante Privacy. Le richieste di applicazione dei suoi diritti vanno
indirizzate al titolare del trattamento, utilizzando i recapiti sotto-riportati.
Titolare
del trattamento e suoi recapiti.
Titolare del trattamento dei dati è ragione sociale ………….., Via …………… – ………………. (…..); Telefono ……………..; E-mail: ………………….
Consenso per
maggiorenni: Il sottoscritto
____________________________________ esprime il proprio consenso per il
trattamento dei propri dati personali per le finalitĂ soprariportate.
Luogo e data: _________________________ Firma
________________________________
B) INFORMATIVA
AI SENSI DEL REGOLAMENTO UE 2016/679 SULLA PROTEZIONE DEI DATI
PER GLI ASSOCIATI, I COLLABORATORI ESTERNI (senza firma)
In ottemperanza agli adempimenti richiesti dagli art.
13 e 14 del Regolamento UE 2016/679 per la protezione dei dati personali le
comunichiamo le modalitĂ di raccolta ed utilizzo dei dati di ragione sociale
1.
FinalitĂ della raccolta dati. I dati personali, comuni, sono raccolti per la gestione delle attivitĂ previste dal
contratto (o atto
di adesione) sottoscritto Sono inseriti nel nostro sistema informativo e
vengono trattati da personale autorizzato. Il loro trattamento è legittimo e
verrĂ fatto in modo trasparente e responsabile.
2.
Obbligatorietà e trattamenti previsti. Il conferimento dei suoi dati personali è obbligatorio. Una sua eventuale
rinuncia al conferimento dei dati, renderebbe impossibile la gestione delle procedure
organizzative, amministrative e fiscali del servizio da lei richiesto.
3.
Soggetti a cui verranno comunicati i dati. I suoi dati personali non saranno da noi diffusi; potranno essere comunicati ad eventuali
enti pubblici solo qualora vi siano degli obblighi di legge, od alle
organizzazioni che collaborano con noi gestione del contratto in essere.
4.
Periodo di conservazione, diffusione extra-UE. I suoi dati verranno conservati per il periodo
richiesto per l’erogazione del servizio ed in ogni caso non superiore a 5 anni.
I suoi dati non verranno diffusi in paesi extra-Unione Europea.
5.
Altri trattamenti connessi alla finalità principale. I suoi dati di reperibilità potranno altresì essere
utilizzati da ragione
sociale , in quanto soggetto senza scopo di lucro, esclusivamente
per informarla sui nostri servizi ed iniziative sociali.
Diritti
della persona che conferisce i dati.
Nella gestione dei suoi dati personali si terrĂ conto dei suoi diritti
(articoli da 15 a 22 del Regolamento 2016/679), e cioè il diritto all’accesso,
alla rettifica ed alla cancellazione (diritto all’oblio), alla limitazione del
trattamento, all ’opposizione al trattamento, il diritto di proporre un reclamo
al Garante Privacy. Le richieste di applicazione dei suoi diritti vanno
indirizzate al titolare del trattamento, utilizzando i recapiti sotto-riportati.
Titolare
del trattamento e suoi recapiti.
Titolare del trattamento dei dati è ragione sociale ………….., Via …………… – ………………. (…..); Telefono ……………..; E-mail: ………………….
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